======================= Note del trascrittore ======================= :Autore: dakkar@thenautilus.net Introduzione ============ La trascrizione avviene dalle stampe originali dei due volumi a me noti sulla "Metromeccanica", ottenuti indirettamente a metà anni '90. Sto trascrivendo tutto nel modo più fedele possibile, con minime alterazioni (ho corretto alcuni accenti, ho tolto qualche apostrofo di troppo). Punteggiatura, separazione in paragrafi, titoli e sottotitoli, sono trascritti fedelmente (incluso l'uso non uniforme delle maiuscole). `Pagine Bianche`_ dà un solo risultato per `"Franco Scopinich" in provincia di Venezia`_; il negozio di dischi in cui incontrai l'autore si chiama `"Disco D'Oro`_. .. _`Pagine Bianche`: http://www.paginebianche.it/ .. _`"Franco Scopinich" in provincia di Venezia`: http://www.paginebianche.it/execute.cgi?btt=1&tl=2&tr=101&tc=geo&cb=&x=0&y=0&tq=2&qs=scopinich&qsn=franco&dv=VE&ind=&nc= .. _`Disco D'Oro`: http://www.paginegialle.it/pg/cgi/pgsearch.cgi?btt=1&ts=1&l=1&cb=0&ind=&nc=&qs=disco+d%27oro&dv=ve&x=0&y=0 Volume 1 ======== Note alla Premessa ------------------ Notare come l'autore definisca "scienza" quello che molti definirebbero al più "disciplina tecnologica". Trattandosi di "invenzioni", non mi sembra corretto parlare di "scienza" (la quale si basa sull'osservazione del mondo al fine di descriverlo e prevederlo). ---- L'inciso «che non è distribuito come gli altri libri» si riferisce al fatto che l'originale, pur se stampato (presumibilmente a proprie spese), venne distribuito a mano alle persone "interessate". Per la storia di come io ne sia venuto in possesso, rimando ad altro documento (quando l'avrò scritto). Note al Capitolo 1 ------------------ Interessante l'idea secondo la quale un "primo princìpio" sia ovviamente più importante di un "secondo princìpio". ---- Purtroppo, incontrai Franco Scopinich *prima* di leggere questi suoi scritti, altrimenti avrei potuto chiedergli come, secondo lui, lavorino tutti gli ingegneri di questo mondo. Da quel che scrive, sembrerebbe che un ingegnere prenda pezzi che ha sotto mano, li incastri a caso, e veda cosa succede: se fanno qualcosa di utile, ha vinto. Non mi risulta difficile credere che una "ricerca mirata" («pensare all'effetto per crearne la causa») sia più comoda, efficace ed efficiente che prendere un po' di "cause" e vedere che effetti hanno. Note al Capitolo 2 ------------------ «Ottimizzare» sembra essere inteso come «togliere pezzi». Note al Capitolo 3 ------------------ .. ---- No, non ho idea di cosa intenda l'autore con «n.d.r.»: non so se abbia avuto un redattore. ---- Se pensa che il «santino» l'abbia aiutato a sopravvivere, mi verrebbe da proporre di sostituirlo ai freni... Note al Capitolo 4 ------------------ .. Note al Capitolo 5 ------------------ I brevetti relativi alle varie invenzioni ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ =============== ============= =============== ================ =================== Numero domanda Data deposito Numero brevetto Data concessione Titolo =============== ============= =============== ================ =================== VE1990A084131_ 30/05/1990 0001239251 28/09/1993 cambioautomatico a variazione continua di rapporto. VE1990A084133_ 07/06/1990 0001247396 12/12/1994 cambio automatico a variazione continua di rapporto VE1992A000046_ 26/10/1992 0001261967 11/06/1996 cambio automatico metromeccanico per biciclette VE1993A000004_ 02/02/1993 .. .. acceleratore continuo metromeccanico VE1995A000005_ 13/03/1995 0001282228 16/03/1998 variatore metromeccanico della geometria delle eliche VE1995A000033_ 15/09/1995 .. .. variatore metromeccanico di coppia per velocipedi VE2003A000024_ 17/06/2003 .. .. trasmissione metromeccanica =============== ============= =============== ================ =================== .. _VE1990A084131: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1990A084131 .. _VE1990A084133: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1990A084133 .. _VE1992A000046: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1992A000046 .. _VE1993A000004: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1993A000004 .. _VE1995A000005: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1995A000005 .. _VE1995A000033: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE1995A000033 .. _VE2003A000024: http://www.uibm.gov.it/uibmdev/Info1.aspx?VE2003A000024 Il cambio ~~~~~~~~~ A quanto mi risulta, questo cambio non è mai stato realizzato. La «precisazione» sullo stile di guida è quindi da ritenersi scaturita totalmente dalla mente dell'autore, senza alcun riscontro pratico. L'altro cambio ~~~~~~~~~~~~~~ Non ho idea di cosa significhi «M.T.» Volume 2 ======== Note al Capitolo 1 ------------------ L'autore continua a cercare di spiegare il suo modo di pensare, ma non chiarisce molto: "creare l'effetto e adeguare la causa" sembra molto simile a "decidere cosa si vuole ottenere, e trovare il modo di ottenerlo", che mi sembra il modo ovvio e normale di approcciare qualunque problema ingegneristico. ---- Il quarto principio mostra ancora come l'autore abbia dei concetti un po' strani di "fisica" e "scienza": le leggi della fisica non "impongono" un bel niente. Descrivono il mondo, e permettono di prevedere certi comportamenti. Possiamo anche essere d'accordo sulla "filosofia" qui espressa, non foss'altro che in gran parte è alla base della ricerca scientifica: ogni scienza cerca sempre contro-esempi che falsifichino qualche parte delle teorie, in quanto questo è l'unico modo di progredire. Ma l'idea che gli ignoranti possano *sempre* arrivare oltre quelli che "stanno sulle spalle dei giganti" sembra il grido tipico degli inventori dei meccanismi di moto perpetuo e simil. ---- Ancora confusione tra scienza e tecnologia. Note al Capitolo 2 ------------------ Piccola nota: i filmati sui primi tentativi di volo sono del 20º secolo, non del 19º: il `primo volo dei fratelli Wright`_ è del 1903. .. _`primo volo dei fratelli Wright`: http://en.wikipedia.org/wiki/Wright_Brothers#Adding_power ---- Non riesco a trovare documentazione sui "fatti" relativi a farmaci e malattie riferiti in questo capitolo. ---- Fedele al suo Quarto Principio, l'autore si lancia a distruggere la legge di conservazione della quantità di moto. Se si disegnano correttamente le forze che agiscono sui vari componenti dell'Acceleratore Continuo (usando, per comodità, un sistema di riferimento inerziale solidale alla scatola), e ricordando che le forze sono grandezze *vettoriali*, si ricava subito che le "spinta" tra i magneti si riversano *entrambe* sulla scatola, annullando prevedibilmente ogni effetto sull'esterno. L'unico effetto osservabile è dovuto all'oscillazione delle pale, che porta a un'oscillazione del centro di massa dell'insieme. Inoltre, per come è costruito il tutto, le oscillazioni sono più rapide per un verso (verso il "basso") che per l'altro. Se l'Acceleratore Continuo è posto in una vasca d'acqua, col suo asse parallelo alla superficie, e messo in azione, si potrà notare che esso si muove verso il suo "alto": ciò è dovuto alla presenza dell'acqua, che assorbe le semi-oscillazioni lente più di quelle veloci. Ovviamente l'acqua si scalda, e il movimento non ha niente a che vedere con quel che l'autore descrive. Sottolineo l'esperimento della vasca in quanto mi fu portato dall'autore in persona come "dimostrazione" che la sua invenzione funzionasse. L'autore aggiunse anche che il fatto che l'Acceleratore Continuo non fosse affatto in grado di sollevarsi era dovuto a una semplice questione di scala (ovvero, era troppo piccolo).