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-Diario - Broken Hill
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-Iniziato il 17 Agosto 2000
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-Giovedi pomeriggio di gran preparativi: decidere cosa portare e cosa lasciare,
-finire di asciugare i panni lavati, stirare camicie e pantaloni. Cena di carne
-e verdure, al solito. Doccia e poi subito a letto. Non dormo molto bene, e
-probabilmente ne risentirò. Sveglia alle ore 3.30 del 18 agosto, un freddo
-mattino di silenzio: Paul aveva detto che forse si sarebbe svegliato per
-guardare il golf in TV, ma evidentemente ha vinto il sonno (in effetti il golf
-si guarda meglio in cassetta, con l'avanti veloce). Ho cercato di fare più
-silenzio possibile, ma non so quanto ci sia riuscito. Almeno non ho usato il
-microonde (che fa bip ogni volta che deve dire qualcosa). Colazione fredda,
-latte e fette di pane (tipo carré) con marmellata di albicocce (avviamente
-reduced sugar). Ultimi controlli, e poi via, verso nuove avventure.
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-Il cielo è nuvoloso, e il sole è ancora un bel po' sotto l'orizzonte. La luna
-fatica a farsi vedere, le stelle si intuiscono. Non è la prima volta che faccio
-questa strada per arrivare alle stazione, quindi non ho problemi di
-orientamento (almeno questa volta!). Itinierario previsto per questa prima
-tratta: Fairy Meadows - Thirroul, cambio, Thirroul - Sydney Central. Sono in
-anticipo, arrivo alla stazione di F.M. alle 4.20 circa, il treno è quello delle
-5.03. Compro il biglietto, faticando non poco: non accetta una moneta da due
-dollari, quindi devo pagare con una banconota, e mi ammolla altre quattro
-monete. Non ne posso più di tutte queste monete!
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-Da quale binario parte il treno? Eh, mica facile: qui non ce lo scrivono, e non
-ci sono pannelli indicatori di alcun tipo. Breve confronto con la mappa dei
-dintorni mi dà il Nord, e tenendo conto che qui i treni tengono sempre la
-sinistra (almeno nelle stazioni piccole come questa, 2 binari), il binario più
-probabile sembra il numero 1.
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-Arrivano altre persone, tre. Arriva anche un treno, ore 4.37. Mi dicono che
-arriva a Sydney alle 6: e chi me lo fa fare di aspettarne uno più scomodo?
-Salgo su al volo.
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-Questo è il primo treno su cui sono salito che non ha i sedili reversibili. è
-(s)popolato di pendolari insonnoliti (o proprio addormentati). Praticamente
-impossibile vedere fuori dai finestrini: è ancora troppo buio. Credo che
-arriverò a Sydney prima dell'alba.
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-Detto fatto: sono alla stazione di Sydney, e il sole non è ancora sorto. I
-negozi non sono ancora aperti, così devo aspettare un po' per ri-fare
-colazione. Ri-faccio colazione perché non so quando (se) riuscirò a fare
-pranzo, quindi è meglio imbottirsi prima. Non vorrei arrivare a Broken Hill
-stasera alle 22.30 (che poi sarebbero le 23 ora di qui, visto che cambio fuso
-orario di mezz'ora) senza aver mangiato niente!
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-La stazione è semplice, una navata a botte, con centine in quadrello metallico
-e cavi, perpendicolare ai binari (è un terminal). Nel mezzo, un'orologio che ha
-l'aria di aver segnato più di un secolo, sospeso ai cavi. Altri cavi reggono
-cartelli e segnalazioni. Ci sono lavori in corso, forse per le Olimpiadi, forse
-perché era tempo di farli. Ogni tanto un uccello svolazza sopra la mia testa.
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-Finalmente i negozi hanno aperto, e mi sono comprato un paio di paste per
-ri-colazione. Osservazione inutile: tutti i lavandini che ho visto hanno il
-sifone senza pozzetto, fatto solo da un giro di tubo. Per evitare che oggetti
-cadano nello scarico si usa un disco con piccoli fori, da sovrapporre al foro
-di scarico.
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-Al binario uno il treno aspetta di partire, e intanto si lascia caricare delle
-provviste per la colazione e il pranzo: sì, ho appena scoperto che questo treno
-ha un vagone ristorante, la carrozza C. Io salgo sulla D, sedile 35, lato
-finestra. Il sole ormai è sorto, non potrò fotografare l'alba tra i tetti di
-Sydney.
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-Mangio le mie paste, mentere gli altri passeggeri salgono con calma. Mancano
-ancora dieci minuti alla partenza.
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-Partenza! Il treno non è molto pieno, e mi chiedo se mi capiterà, in tutto il
-tragitto, di vederlo pieno. Altra nota inutile: questo treno ha i sedili in due
-colonne di coppie, girevoli 'alla giapponese', ovvero ogni coppi può ruotare su
-asse verticale per rivolgersi avanti (come tutte, alla partenza) o indietro.
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-Dopo la prima stazione si comincia a vedere un territorio più campagnolo, senza
-città (alcuni centri abitati si definiscono village) ma con grandi distese di
-terreno agricolo o a pascolo.
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-I passeggeri sono di vario tipo; bisogna tenere conto che questo è un treno un
-po' particolare, con prenotazione obbligatoria, che fa un solo viaggio al
-giorno (mentre un suo gemello fa il viaggio inverso); quindi niente pendolari
-(almeno non ne ho visti).
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-Una cosa che non mi piace dell'Australiano(a) medio(a) è la mancanza di
-pulizia. Oh, probabilmente si lavano più di me (non conoscendo il bidet, lo
-spero), ma vanno in giro (anche su questo treno) con abiti piuttosto sporchi, a
-volte logori. Ad esempio, nella famiglia che mi ospita: la figlia, Sarah; la
-sua divisa scolastica comprende una specie di calzamaglia verde, e la sua ha le
-punte dei piedi sfondate: le spuntano le dita! E la madre non pensa neppure a
-rammendarli. Oppure, più di una volta l'ho vista andare a scuola con la divisa
-sporca di cibo, con macchie d'unto piuttosto evidenti. E non è che la famiglia
-sia proprio povera, che non si può permettere di comprarle un'altra divisa:
-stanno ristrutturando la casa, cambiando la macchina (un fuoristrada Toyota
-ultimo modello), Paul gioca a golf. Non capisco.
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-Altro esempio: ho qui accanto una ragazza, età ovunque tra i 20 e i 30, che non
-sarebbe neanche male. Però ha le unghie delle mani con lo smalto scheggiato, e
-le unghie forse anche. Idem per i piedi, che si vedono perché ha un paio di
-sandali, piuttosto consumati. Ha un paio di pantaloni elasticizzati, sporchi di
-fango. Eppure è qui accanto, che mangia (senza preoccuparsi di dove manda le
-briciole). E, ripeto, questo non è un treno di quelli che si prendono al volo.
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-Avevo appena finito di scrivere quanto sopra, che la tizia attacca bottone.
-Scopro così che: ha appena finito la scuola superiore (d'inverno?), vive in una
-fattoria da 2000 acri, con 32 cavalli. Pensa che il clima del luogo sia freddo,
-e vorrei sottolineare che la temperatura diurna non è mai scesa sotto i 7-8
-gradi, arrivando tranquillamente ai 18 nel mezzo del giorno. Più varie altre
-inutilia. Due ore all'arrivo, e nel frattempo ho preso il biglietto per il
-pranzo, anche se non so come si paga, né quanto.
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-Abbiamo passato una centrale termoelettrica, a carbone: una delle principali
-risorse minerarie dell'isola; la centrale era piuttosto piccola, due bruciatori
-e una sola torre. Ho sempre più l'impressione che gli Australiani non abbiano
-molto presente il concetto di risparmio energetico. E a questo punto mi chiedo
-che senso abbiano le loro pretese di conservazione ambientale. Che senso hanno
-parchi protetti, zone di ripopolamento, educazione, quando la principale
-risorsa energetica è il carbone, scavato a cielo aperto, e usato a bassa
-efficienza?
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-Ora di pranzo, annunciano all'altoparlante. Mi sposto alla carrozza davanti, C,
-e prendo il pranzo Roast (le altre scelte essendo Pasta, che mi spaventa, e
-Braise che non so tradurre). Mi ammollano un vassoietto/scatola di cartone, con
-dentro un contenitore in alluminio con coperchio in cartone alluminato, su cui
-è etichettata la data di produzione: 9/5/2000. Comincio a nutrire dei dubbi.
-Però, siccome devo nutrire anche qualcos'altro, apro e avventuro al pasto. Che
-non è neppure troppo male, se uno dimentica cosa dovrebbe essere: più che roast
-è bollito (scaldato a microonde, ci scommetto), e dubito si ricordi di essere
-mai stato beef. Comunque è mangiabile. Ad ulteriore conferma di quanto dicevo
-sopra, sul vassoio risalta la scritta: help protect our environtment - reuse
-this tray. Peccato che all'interno del tray (circa 10 grammi di carta) ci
-siano: posate di plastica in bustina altrettanto, cannuccia idem, scatoletta in
-alluminio come descritta sopra, porzione di burro in plastica, tovagliolo in
-purissima cellulosa bianca, per un totale di circa 60 grammi. Che differenza fa
-risparmiare un vassoio, se poi butto via tutto quel che c'è dentro? Ah, a
-proposito di riciclare: da un articolo di giornale ho scoperto come funzionano
-gli impianti di riciclaggio rifiuti da queste parti: preselezione presso le
-case (bottiglie e lattine, organici, tutto il resto), riselezione presso gli
-impianti *a mano*! Ma quanto gli costa?
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-Mezz'ora a Dubbo. E no, non ci sono elefatti volatti. In effetti però c'è un
-aerepotto.
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-Dubbo, ultima fermata, si scende. Stazioncina medio-piccola, c'è già un bus in
-attesa ma non va dove serve a me. Il bus per Broken Hill ferma in corsia 4.
-Guardandomi attorno vedo tratti somatici strani, e dopo un po' capisco:
-aborigeni o loro discendenti più o meno incrociati con gli europei. La scena,
-sia per la gente, i loro abiti, i loro bagagli, sia per l'aria che tira e
-l'ambiente attorno, ricorda un po' una partenza di coloni verso terre selvagge.
-Diciamo una seconda ondata.
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-Il bus arriva, e così scopro che l'indicazione 'CAR C SEAT 15' sul mio
-biglietto si legge: 'sali sul bus e cerca un posto'. C'è un solo veicolo, e i
-posti non sono numerati; non sono l'unico perplesso da questo fatto. Cinture di
-sicurezza obbligatorie, e scrivere queste note con le cinture e il braccio
-sinistro incastrato contro il finestrino non è facile.
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-L'autista sembra un bel po' incerto a un paio di incroci, poi si scusa
-all'altoparlante dicendo che è passato qualche tempo dall'ultima volta che ha
-guidato un bus, ma che siamo comunque in buone mani. Non so se credergli, ma mi
-sembra di non avere scelta: o lui, o un migliaio di chilometri a piedi. ETA:
-9h.
-
-Dopo un po' di strada capisco dov'è il problema: questo bus ha il cambio
-manuale, e l'autista è abituato all'automatico; non ha ben chiaro come si usi
-una frizione.
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-Ore 17.30: pausa cena. Ci fermiamo in un paesino per una mezz'ora, molti
-scendono perché sono arrivati, noialtri scendiamo perché vogliamo mangiare. C'è
-un fast-food che vende pollo fritto; quello del colonnello è un'altra cosa, ma
-anche questo si difende. Si riparte alle 18.10, siamo rimasti in 10.
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-Arriviamo finalmente in prossimità di Broken Hill, dico all'autista di
-scendermi al Tourists Lodge, come mi ha detto il proprietario al telefono.
-L'autista non sa dove sia. Per fortuna c'è una simpatica ragazzina del luogo,
-che mi indica la via. Io devo arrivare al 100 di Argent Street, mi ritrovo
-davanti il 322. Cammina cammina arrivo a destinazione. Decido di non lesinare e
-pago per una singola, due notti, $44. Un posto in una doppia sarebbe stato $36,
-non mi sembrava conveniente. La tizia mi spiega un mucchio di cose, non so se
-ha capito che io voglio solo dormirci, qui.
-
-La stanza sembra abbastanza pulita, il bagno (ovviamente in fondo al corridoio)
-un po' meno. Ci inventeremo qualcosa.
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-Nottata tranquilla, c'è un po' di gente che scorrazza piuttosto rumorosamente,
-ma per il resto non ci sono problemi; dopo una giornata di viaggio sono
-abbastanza stanco da dormire in condizioni ben peggiori. Sveglia alle 7 ora
-locale (7.30 mie), puntatina in bagno, e poi fuori. è ancora presto per andare
-all'ufficio informazioni turistiche, che apre alle 8.30, così mi incammino alla
-ricerca di una colazione.
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-Passo indietro: sul bus c'era un tizio strano, capelli lunghi giacca di pelle
-piede rotto (destro) ingessato stampelle di legno aria sporca (più della
-media). è stato tutto il viaggio a parlare di non so cosa (faccio abbastanza
-fatica a star dietro a quelli che parlano a me, quelli che parlano per conto
-loro non li considero proprio). Be', fatto sta che lo rivedo all'ostello, due
-parole.
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-Stamani me lo riincrocio davanti a un bar, e mi chiede di fargli compagnia. Non
-vedo grosse controindicazioni, quindi mi siedo, ordino un cappuccino, e
-comincia a parlare. Capisco sì e no un terzo di quello che dice, si mangia
-parecchio le parole. Tra le varie cose: ha studiato medicina, légge perché lo
-hanno arrestato per possesso di droga, filosofia. è passato dall'alcool a varie
-droge per finire al cappuccino. Scrive canzoni e le registra a quello che credo
-essere l'ufficio copyright australiano, così chiunque in tutto il mondo le
-canti gli deve versare dei soldi. L'acqua è la cosa più potente che si conosca,
-perché a forza di scaldare il vapore, quello continua a espandersi anche se non
-aggiungi altra acqua, e alla fine spacca qualunque cosa: se prendi un'atomo
-d'acqua (o una molecola, su questo punto era un po' indeciso) e lo scaldi puoi
-continuare a dividerlo quante volte vuoi, altro che bomba atomica.
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-Riesco a scollarmelo di torno dicendogli che voglio girare i dintorni, e
-finalmente arrivo all'ufficio informazioni. Mi dicono, dopo avermi guardato un
-po' strano alla mia richiesta di un posto raggiungibile a piedi, che ci sono
-delle sculture in mezzo a una riserva, a una decina di chilometri a nord. OK,
-mi va benissimo. Compro una bottiglia d'acqua (è inverno, ma sempre semideserto
-è), tre paste dolci (per pranzo), prendo l'asciugamano (come raccomanda la
-Guida) e mi incammino. Sono le 10 (al mio orologio, 9.30 locali).
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-Due ore dopo arrivo all'ingresso del Living Desert, la riserva di cui sopra.
-Living nel senso che è pieno di piante, insetti, e qualche uccello. Niente
-animali in vista, se si escludono tre carcasse di canguro in vari stadi di
-decomposizione.
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-Lungo la strada, per proteggermi dal sole, mi copro la testa con l'asciugamano,
-stile arabo. Dalle macchine che passano mi scrutano incuriositi, ma così evito
-ustioni e mosche troppo insistenti.
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-Dopo un'altra mezz'ora arrivo all'area del picnic, mi mangio una pasta, bevo,
-uso il cesso (quasi a cielo aperto, nel senso che è un buco in un pozzo nero,
-con un coperchio-seggetta, e intorno dell'ondulato alto un paio di metri, in
-pianta a forma di virgola). Ora mi avvio verso le sculture, in cima ad una
-collinetta. Sta tirando un vento piuttosto freddo.
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-Salendo tra le rocce, incontro (e fotografo) la prima forma di vita animale non
-volante della giornata: una lucertola col collare, anche se non riesco a
-farglielo distendere.
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-Le sculture non sono prodotto della cultura nativa: dodici scultori da varie
-parti del mondo sono stati invitati a Broken Hill per scolpirle, traendo
-ispirazione da altre sculture native. Diciamo che sono indirettamente
-australiane.
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-Scendo, anziché da dove sono venuto, dall'altro lato della riserva, che
-dovrebbe essere la strada riservata alle automobili. Visto che ci sono cinque
-(5) automobili nel raggio di circa sei chiloemtri (dalla cima della collina le
-ho contate), non me ne preoccupo. Lungo la strada del ritorno conto altre tre
-carcasse di canguro.
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-Sono ormai in vista della città, e a sì e no venti metri da me vedo saltellare,
-sul ciglio della strada, un paio di metri (scarsi) di canguro. Che però
-saltella via ben prima che io riesca ad avvicinarmi per fargli una foto.
-Peccato.
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-Mi avvio verso l'interno della città, chiedendomi perché tutte queste mosche
-contiuano a girarmi intorno. Dopo un bel po' ci arrivo: ho tutta la schiena
-sudata, e fra quella e lo zaino sembro un campo di atterraggio mosche. Per i
-seguenti cinque o seicento metri tengo lo zaino a mano, scrollandomi la camicia
-sia per scacciare le mosche sia per asciugarla. Riesco a liberarmene totalmente
-solo pochi metri prima dell'ostello.
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-Mi fiondo in camera, mi spoglio e mi asciugo. Non oso farmi una doccia per
-sospetti igienici, quindi mi strofino con l'asciugamano bagnato la faccia e i
-piedi, poi mi riasciugo. Passo un'ora sul letto a riposare i piedi, ascoltando
-i Pink Floyd dal CD.
-
-Poi mi rivesto e vado a cercare un ristorante per cena. L'ostello avrebbe anche
-una cucina, ma, primo, bisogna aver comprato del cibo da cucinare, secondo,
-sono in vacanza e mi voglio trattare bene (nei limiti). Cerco un risotrante
-tipico (per quanto possibile), trovo un ristorante cinese. è aperto, non ho
-voglia di cercare altro. Orario del ristorante: 5pm-9pm. Sono le 5.30, ora
-locale. Dopo un'ora e mezza abbondante, ho mangiato un antipastino striminzito,
-quasi una porzione di vitello al curry con riso (era tanto), gelato con
-lychees, birra, $19.40. Mi sono anche segnato alcune descrizioni di vini
-piuttosto strane.
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-Rientro all'ostello, suono il campanello per chiamare il proprietario, il quale
-(dopo aver risposto al telefono) mi chiede da dove vengo. Comincio a dirgli
-dove sono stato oggi, quando mi accorgo che non ha capito bene: gli faccio
-notare che sono arrivato la sera prima, stanza 30, domattina riparto alle 4. A
-questo punto ha l'illuminazione: ah, vuoi i tuoi dieci dollari ora, vero? ($10
-di cauzione per la chiave). Mi spiega brevemente che lui domattina alle tre e
-mezza non è certo lì a fare i miei comodi. Prendo i dieci dollari, e mi fiondo
-a letto.
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-Mi addormento quasi subito, e pochi secondi dopo suona la sveglia: sono già le
-tre! Mi vesto, finisco di impacchettare la valigia, e sono fuori. Credo di aver
-svegliato qualcuno durante queste operazioni.
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-C'è un po' di gente in giro, in vari gradi di soluzione alcolica. Qui i club
-notturuni sono molto notturni. Arrivo in stazione con largo anticipo, e chi ti
-trovo in sala d'attesa? Il solito tizio strano della colazione di ieri! Che non
-sarebbe proprio al verde, ma dorme in stazione perché l'ufficio postale non
-apre fino a lunedi (per prendere i suoi soldi) e l'amico che doveva ospitarlo
-non si è fatto vivo. Arriva il bus e lo saluto, spero per l'ultima volta.
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-Partenza in orario, e mi appisolo. Vengo svegliato da un botto, l'autista non
-dà segni di averlo sentito. Intanto è quasi l'alba, che fa un certo spettacolo
-su un orizzonte piatto. Il sole sale su in circa venti secondi.
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-Alla prima fermata si capisce cos'era stato il botto: abbiamo messo sotto un
-canguro, rimettendoci un alternatore (ce ne sono due apposta) e il
-condizionatore (ce n'è uno solo). Credo che la prima causa di mortalità dei
-canguri siano le automobili.
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-Ci fermiamo per colazione, nelo stesso posto dove venerdi sera abbiamo fatto
-cena. Cioccolata e toast con marmellata.
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-Dormicchio fino a Dubbo; per la strada, non ricordo in che posto, vedo un
-cartello con scritto più o meno aiutate i commercianti locali, dite no
-all'apertura domenicale. Sono completamente stupidi o solo fannulloni?
-
-Arriviamo a Dubbo, mi mangio un hot-dog (non molto hot, a dire il vero) e
-ritengo di aver fatto pranzo. Il treno è arrivato, aspetto mentre lo puliscono
-(e girano i sedili per il verso giusto). Stavolta è piuttosto affollato, il
-fatto che siano le due del pomeriggio aiuta.
-
-Assolutamente niente da riferire sulla tratta in treno, se non che è
-mortalmente lunga e scomoda. Arriviamo finalmente in Sydney, scendo tutto
-speranzoso e un po' affamato, mi dirigo verso i negozi di cibarie interni alla
-stazione, solo per scoprire che sono chiusi. Ora, posso anche capire che è
-domenica, ma: sono le nove di sera, e questa è una stazione su cui fa perno il
-traffico ferroviario di mezzo stato! Perché cavolo chiudono così presto?
-Neanche loro hanno voglia di lavorare? Le cose sono due: o la gente è
-patologicamente svogliata, o basta lavorare la metà di quello che un europeo si
-aspetterebbe per vivere bene. In entrambi i casi, il sistema economico si
-poggia su basi a me ignote, altrimenti non potrebbe sopravvivere neppure un
-anno.
-
-Sconsolato (e affamato), compro il biglietto per l'ultimo tratto del viaggio, e
-la macchinetta mi riempie di monete. Ma non gli riesce dare il resto in
-banconote? Ogni volta mi servono dei giorni per liberarmi di tutte quelle
-monetine!
-
-Sull'ultimo treno riesco a dormire un po', e anche a svegliarmi in tempo per
-scendere. Ultimo tratto a piedi sotto la luce della luna, e finalmente sono
-tornato alla base.