Poste Italiane, Pacchi, e procedure

Oggi ho provato a spedire un pacco. Siccome lo faccio molto di rado, e non mi va di fare due giri all'ufficio postale, vado a leggere il sito ufficiale delle Poste Italiane, alla sezione "spedire pacchi".

In particolare, sembra interessante la pagina "Guida alla spedizione", in cui si legge che:

  • le dimensioni massime per un PaccoCelere3 sono 150cm di somma dei lati ortogonali, con lato massimo 140cm.
  • che esiste la "Lettera di Vettura Elettronica", per potersi stampare (ok, tanto "elettronica" non è) i documenti di invio a casa, e non dover compilare i moduli all'ufficio postale

Bene! Impacchetto il materiale in modo ragionevole e compatto, ottenendo un pacchetto di 10×5×6 cm. Poi, proviamo la lettera di vettura elettronica, che sembra interessante: dice di ridurre i tempi allo sportello e di garantire un servizio migliore.

La LdV è un PDF contenente moduli e JavaScript; va beh, usiamo Acrobat Reader (preferirei usare software libero, ma non ho né voglia né conoscenze per implementare tutta quella roba in xpdf). Scrivo tutto quel che devo scrivere, in particolare dichiaro il tipo di contenuto come "tipologia ammessa": non posso metterci altro, è una scelta obbligata da una lista. Quando vado a stampare, mi viene stampata riflessa (sinistra/destra). Oops! Scavo tra le impostazioni di Acrobat Reader, e scopro la spunta "auto rotate and center". Tolta quella, viene stampato bene: non ho idea di come possa essere fatto un file che venga auto-ruotato allo specchio…

Finalmente mi reco all'ufficio postale, dove scopro che:

  • Esistono dimensioni minime per i pacchi, e ovviamente il mio è troppo piccolo; sembra che una faccia debba essere circa un A5, in modo da poterci incollare la LdV. Mi vendono una scatola, e metto il mio pacco dentro la scatola.
  • La LdV che ho stampato è giusta, ma necessita di qualche aggiustamento: in particolare, bisogna scriverci cosa contiene il pacco, a penna, in diretta violazione delle istruzioni di compilazione che dichiarano non valida una LdV con aggiunte o cancellazioni.
  • Non essendo carta calcante, accettare una LdV stampata a casa è parecchio più lento e scomodo per gli impiegati delle poste, che devono riportare a mano timbri e note sulle 6 copie
  • Di nuovo, non essendo calcante, la stampa del "bollino" di accettazione (che include il prezzo, e serve da ricevuta) viene fatta su una sola copia (il sistema non prevede la ristampa), quindi anche queste informazione devono essere riportate a mano, dall'impiegato, 5 volte.

Conclusione: non usate la LdV elettronica. Andate all'ufficio postale e fatevi spiegare le cose per bene, e seguite le loro istruzioni. Semplificate la vita a loro e a voi.

DateCreato: 2009-10-28 10:51:45 Ultima modifica: 2023-02-10 12:45:24