Contro i materialisti

L'Universo a priori non esiste.

Esistono solo gli Spiriti (alcuni sostengono l'esistenza di un solo Spirito, di cui gli Spiriti sarebbero derivazioni). Gli Spiriti non sono isolati: ogni pensiero di ciascuno Spirito si riflette in varia misura sugli altri Spiriti, e questo continuo scambio di pensieri e informazioni produce, in ciascuno Spirito, una rappresentazione degli altri Spiriti e dei loro pensieri. Questa rappresentazione soggettiva viene chiamata Realtà. L'insieme di tutte le Realtà è l'Universo.

Ogni Spirito è libero: può volontariamente cambiare la propria Realtà, e può indurre rappresentazioni particolari dei propri pensieri nelle altre Realtà. A volte più Spiriti si riuniscono e concertano una Realtà comune; altre volte Spiriti dotati di forte volontà producono una Realtà che poi mostrano ad altri, forzando le Realtà altrui ad accettare l'intrusione della propria. Questa difficile azione viene chiamata Arte.

Il numero degli Spiriti che concorrono all'Universo non è costante: si assiste talvolta alla nascita di una nuova Realtà, il cui produttore viene subito accolto dagli altri Spiriti. Accade anche che uno Spirito si scolleghi dal flusso delle Realtà, e scompaia. Nulla sappiamo del numero totale degli Spiriti: potrebbe anche essere un concetto senza senso. Alcuni sostengono che sia costante, e che il numero di Spiriti nati (ovvero che si manifestano con Realtà prima sconosciute) e il numero di quelli morti (ovvero che ritirano la propria Realtà dall'Universo) si bilancino. Se si obietta che non si ricorda nessun caso in cui una Realtà nata corrispondesse a una morta, essi ribattono che in primo luogo la conoscenza dell'Universo da parte di ciascuno è minima (fatto dolorosamente vero), e in secondo luogo -dicono- l'essere scollegati dall'Universo cambia uno Spirito al punto di renderlo irriconoscibile.

Io ritengo che non abbia senso chiedersi quanti siano gli Spiriti in tutto. Sarebbe come chiedersi quanto è grande l'Universo: quanto è grande secondo chi? Uno Spirito esiste (ovvero esiste all'Universo) solo in quanto comunica con gli altri. Se uno Spirito si ritira, esso cessa di esistere, secondo ogni definizione ragionevole. E per quanto riguarda gli Spiriti nuovi, credo che essi vengano prodotti dai desideri degli altri Spiriti, prima come parte delle loro Realtà, poi come Spiriti autonomi.

Forse dovrei rivedere quest'ultimo passo. Dovrebbe essere un discorso contro i materialisti, e sta assumendo l'aspetto di una chiacchierata tra amici. E poi quell'ultimo punto puzza un po' di materialismo... la Realtà che produce uno Spirito... no, non ha senso. Forse mi sto facendo convincere anch'io! Sarebbe un disastro! (per me, almeno)

Quando fu espresso per la prima volta, il materialismo sembrava una di quelle tante idee che circolano per un po' e poi scompaiono. Tutto partiva da una domanda: esiste una Realtà assoluta, a priori, indipendente dagli Spiriti? Se esistesse, le nostre Realtà sarebbero riflessi di quella, riflessi imperfetti perché discordi tra loro. Il materialismo, assunta una risposta positiva alla domanda, si proponeva di perfezionare le Realtà, fino a renderle uguali alla Realtà Assoluta. Nessuno sembrò rendersi conto del devastante potenziale di questa impresa.

Un gruppo di Spiriti dotati di fortissime volontà si mise a produrre una Realtà basata su alcune leggi che, secondo loro, dovevano ristabilire la coerenza e la purezza della Realtà Assoluta. Molti altri entrarono nel gruppo, per ritrovarsi però immersi in una Realtà che potevano controllare solo in minima parte: o adeguavano i loro pensieri alla Realtà dei Materialisti, o dovevano andarsene subito. Qualcuno ha provato a stare al gioco, con l'intenzione di staccarsene presto, ma non c'è riuscito: è rimasto intrappolato, incapace di produrre una Realtà autonoma, incapace di comunicare fuori dal gruppo dei Materialisti. Questo fatto allarmante, inizialmente incomprensibile, è stato spiegato così: la Realtà dei Materialisti è il primo esempio di Realtà di gruppo veramente estesa, prodotta da un gruppo di Spiriti molto più grande di ogni altro prima. La volontà che la tiene assieme è enorme, ma la volontà richiesta a ciascuno Spirito è minima, molto minore di quanta ne serva per produrre una Realtà propria e libera. Uno Spirito che si lasci prendere dai Materialisti anche per poco tempo finirà per atrofizzarsi, per non riuscire più ad esercitare la propria volontà, e resterà prigioniero.

C'era però un particolare che era sfuggito all'analisi: una Realtà così forte può anche imporsi alle altre, e forzare Spiriti entro i propri confini. E infatti è accaduto; all'inizio solo Spiriti deboli sono stati catturati, ma adesso, man mano che i Materialisti aumentano di numero e forza, è sempre più difficile resistere.

In effetti qualche Spirito è riuscito a fuggire dai Materialisti, e con grandi sforzi si è rimesso in contatto con noi. Sappiamo adesso che i Materialisti sono così legati alla loro Realtà da non ricordare più di essere loro a produrla: pensano invece che la loro Realtà (che appare loro unica e soggetta a leggi immutabili) esista indipendentemente da loro, e che loro ne siano i prodotti. E quando qualcuno ha chiesto chi avesse prodotto la realtà, è stato risposto che essa esiste ab aeterno, oppure che un ente superiore (non meglio identificato) la ha prodotta.

Con queste informazioni, abbiamo tentato di indebolire la Realtà dei Materialisti cercando di produrvi dei cambiamenti fuori dalle regole. L'impresa, oltre ad essere stata di estrema difficoltà, è anche stata inutile: quei pochi fenomeni inspiegabili sono stati attribuiti all'ente superiore, il creatore, o sono stati semplicemente ignorati.

Non riusciamo ad arrestare l'espansione dei Materialisti. Sarà questa la fine dell'Universo, degli Spiriti Liberi, di tutto quello che abbiamo?

DateCreato: 2003-01-28 10:09:25 Ultima modifica: 2009-08-18 13:10:59