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authordakkar <dakkar@thenautilus.net>2011-06-29 23:06:39 +0100
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@@ -0,0 +1,491 @@
+=======================================
+Conversazione con un Testimone di Geova
+=======================================
+:CreationDate: 2011-06-29 21:33:32
+:Id: mail/jehovah
+:tags: - skeptic
+ - mail
+
+Ogni tanto qualcuno legge queste mie pagine, e più raramente qualcuno
+mi scrive a proposito di esse.
+
+L'argomento che suscita più interesse è `il mio driver per tastiere
+non banali, sotto X11 </SW/xf86-input-evdev/>`_, seguito dalla
+`stampante 3D </HW/makerbot/>`_.
+
+Ma tre settimane fa ho ricevuto un messaggio a proposito della
+`recensione di un libro dei Testimoni di Geova
+</books/jehovah1/>`_. Siccome la conversazione che ne è seguita (non è
+ancora finita) mi è sembrata interessante, pubblico qua i messaggi, in
+ordine strettamente cronologico, senza modifiche [1]_ o
+commenti. Chiaramente (come si può leggere qua sotto) ho chiesto
+esplicito permesso alla pubblicazione.
+
+.. [1] d'accordo, due modifiche:
+
+ 1) ho tolto l'indirizzo e-mail del mio interlocutore, non tutti
+ gradiscono avere il proprio indirizzo facilmente visibile
+ via web
+ 2) ho eliminato le copie dei miei messaggi dalle risposte
+ quando essere erano in top-posting puro
+
+------------
+
+| *From*: Pio Argentino
+| *To*: dakkar@thenautilus.net
+| *Subject*: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Tue, 14 Jun 2011 08:38:47 +0200
+
+Salve Gianni, ho letto il tuo commento sul libro in oggetto e, essendo
+un testimone di Geova, innanzitutto sono interessato ad affrontare
+argomenti di questo genere con chiunque accetti un confronto
+costruttivo ma soprattutto perchè, uno degli obiettivi del mio
+impegno, è quello di dimostrare che Dio esiste e che noi, come esseri
+umani, non siamo paragonabili a "batteri senza dna".
+
+Giusto per capire se sei disponibile, esprimo un solo pensiero sulla
+tua esposizione: il dottor Boncinelli può anche dire che "fa ridere
+chi mette in dubbio l'evoluzione", tuttavia il genio Einstein, pur non
+credendo nel Dio della Bibbia, disse quanto segue: *« Una volta in
+risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein
+rispose così: «Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non
+sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella
+situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca
+riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che
+qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il
+bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella
+sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra
+essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei
+confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato
+che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo
+oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza
+misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di
+Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno,
+perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come
+un'unità e non come due cose separate (Brian, Einstein a life, 1996,
+p. 127). »*
+
+Detto, o meglio, scritto questo, attendo un tuo commento....
+
+Saluti.
+
+------------
+
+| *From*: Gianni Ceccarelli
+| *To*: Pio Argentino
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Tue, 14 Jun 2011 21:23:04 +0100
+
+On 2011-06-14 Pio Argentino wrote:
+
+| > Salve Gianni
+
+Salve Pio!
+
+| > ho letto il tuo commento sul libro in oggetto e, essendo un
+| > testimone di Geova, innanzitutto sono interessato ad affrontare
+| > argomenti di questo genere con chiunque accetti un confronto
+| > costruttivo
+
+Benvenuto, con le persone intelligenti si parla sempre volentieri.
+
+| > ma soprattutto perchè, uno degli obiettivi del mio impegno, è quello
+| > di dimostrare che Dio esiste e che noi, come esseri umani, non siamo
+| > paragonabili a "batteri senza dna".
+
+Se sei in grado di darmi una definizione non ambigua di questo Dio,
+una definizione che sia passibile di verifica o falsificazione
+(ovvero, che possa servire a dimostrare l'esistenza di quel Dio),
+avrai fatto meglio di svariati secoli di filosofi e teologi. Ma,
+dopotutto, il progresso della cultura umana è fatto da persone che
+hanno fatto cose nuove e (a volte) migliori rispetto a tutti quelli
+precedenti, per cui sono pronto ad essere stupito.
+
+Per il confronto ai batteri… beh, innanzi tutto tieni conto del
+contesto: stavo criticando un passo molto particolare, un passo che
+sostiene che DNA, RNA, e proteine sono componenti necessari della vita
+come la conosciamo noi. Questa particolare affermazione è chiaramente
+falsa, in quanto è ben facile portare un contro-esempio.
+
+Secondariamente, rispondendo direttamente a quello che hai appena
+scritto, io ritengo che invece gli esseri umani siamo molto
+confrontabili coi batteri: i meccanismi con cui i batteri si
+riproducono, differenziano ed adattano sono gli stessi che vediamo
+negli organismi multicellulari. E quando dico "vediamo" mi riferisco
+proprio a esperimenti di misurazione diretta.
+
+In altre parole, non vedo grosse differenze qualitative tra un
+batterio, un'alga, una sequoia, una mosca, una balena, e un
+primate. Sono tutte forme di vita basate sugli stessi meccanismi
+fondamentali, adattate (quanto basta) ciascuna al suo proprio
+ambiente, ai suoi propri compromessi energetici.
+
+| > Giusto per capire se sei disponibile, esprimo un solo pensiero sulla
+| > tua esposizione: il dottor Boncinelli può anche dire che "fa ridere
+| > chi mette in dubbio l'evoluzione", tuttavia il genio Einstein, pur
+| > non credendo nel Dio della Bibbia, disse quanto segue:
+
+Ancora una volta, tieni presente il contesti: la mia ri-citazione del
+Boncinelli era portata a sostegno della mia ipotesi che la citazione
+riportata nel libro («Il cervello umano è composto quasi
+esclusivamente dalla corteccia») fosse presa fuori contesto.
+
+Mi spiego meglio: l'affermazione che «Il cervello umano è composto
+quasi esclusivamente dalla corteccia» è chiaramente falsa (di nuovo,
+basta vedere la definizione da vocabolario di "corteccia cerebrale",
+non ci vuole molto).
+
+Siccome Edoardo Boncinelli è un professore di Biologia, i casi sono
+due:
+
+- o è professore per sbaglio, e non sa la sua materia,
+- o la citazione non è fedele
+
+Nel primo caso, ogni sua affermazione non ha alcun valore. Nel secondo
+caso, mi viene da chiedermi perché mai manipolare una citazione.
+
+Riguardo ad Einstein, voglio innanzi tutto far notare che "l'appello
+all'autorità" non è normalmente considerato degno di nota. Einstein,
+come chiunque altro, non era infallibile (basti guardare le suo
+opinioni sulla meccanica quantistica, che almeno era nel suo campo).
+
+Questo per dire che, se pure mai Einstein avesse creduto nel Dio
+personale della tradizione giudaico-cristiana, questo non
+costituirebbe un argomento a favore, o contro, l'esistenza di quel Dio.
+
+Inoltre, non capisco come la citazione riportata abbia a che fare con
+l'argomento (l'evoluzione delle specie per mutazione e selezione
+naturale). Einstein ha anche detto di ritenere infantile l'idea di un
+Dio personale, ovvero, di un Dio che si occupa delle sue
+creature. Altra citazione che non c'entra molto con l'evoluzione, ma
+almeno c'entra col libro di cui parlavo.
+
+Oh, quasi mi scordavo: mi piacerebbe pubblicare questa conversazione
+(specie se non si limitasse a questi due messaggi) sul mio sito. Posso?
+
+------------
+
+| *From*: Pio Argentino
+| *To*: Gianni Ceccarelli
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Tue, 14 Jun 2011 22:50:55 +0200
+
+Certo che puoi pubblicare sul tuo sito la nostra conversazione
+(sarebbe thenautilus.net...), al più presto risponderò alla tua
+mail. Saluti, Pio
+
+------------
+
+| *From*: Pio Argentino
+| *To*: Gianni Ceccarelli
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Fri, 17 Jun 2011 00:31:01 +0200
+
+Salve Gianni, come va? Spero bene, oltretutto arriva la stagione calda
+con conseguenti vacanze (speriamo..) e un pò di riposo.
+
+Ho molto apprezzato la tua risposta con il conseguente tempo che mi
+hai dedicato, non so che lavoro tu faccia ma l'idea che dà il sito è
+che tu sia una persona impegnata; in particolare faccio il copia e
+incolla di un passo che ritengo se non fondamentale perlomeno
+importante nella strada che dovrebbe condurci ad una migliore
+comprensione del mondo che ci circonda:
+
+ In altre parole, non vedo grosse differenze qualitative tra un
+ batterio, un'alga, una sequoia, una mosca, una balena, e un
+ primate. Sono tutte forme di vita basate sugli stessi meccanismi
+ fondamentali, adattate (quanto basta) ciascuna al suo proprio
+ ambiente, ai suoi propri compromessi energetici.
+
+Commentando questa parte della tua risposta, tralascio il concetto
+delle differenze qualitative, ovvio che differisco da tale opinione,
+prendendo in esame i meccanismi fondamentali da te citati e rimanendo
+sulla parte scientifica del nostro confronto, per quello che posso
+arrivare a comprendere della materia: ho sì frequentato le scuole
+superiori (liceo scientifico oltretutto) ma come tanti altri miei
+coetanei non avevo molta voglia di studiare davvero quanta ne avrei
+ora, momento della vita dove altre responsabilità richiedono la tua
+attenzione, non ultima una figlia da seguire.
+
+Tornando ai meccanismi fondamentali: a mio parere è proprio
+l'esistenza di tali meccanismi che dovrebbe farci riflettere, ovvero,
+se ci sono dei "meccanismi" c'è sicuramente un "meccanico", e ciò che
+noi siamo obbligati a pensare, anche quando vediamo un semplice muro
+di mattoni, è che è stato costruito da qualcuno. Su questo punto,
+semplice ma credo fondamentale, spero non ci sia bisogno di
+particolari valutazioni o argomentazioni, a meno che non si voglia (e
+questo nel mondo scientifico accade purtroppo) rifiutare a priori una
+certa idea, ma credo che nel tuo caso questo non valga.
+
+Ora il punto di cui voglio parlarti è questo: nell'universo esistono o
+no intelligenza e intenzionalità? Osservando tutto quello che ci
+circonda possiamo constatare che esiste una grande intelligenza nella
+concezione delle cose, ma è fortuita o esiste un'intenzionalità dietro
+di essa? Una metafora, permettimi, usata da Einstein, e da me
+selezionata su Wikipedia, esprime quanto segue:
+
+*« Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di
+Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un
+semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare
+panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra
+in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue
+diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli
+non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine
+misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale
+sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più
+intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo
+meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo
+però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non
+possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi
+affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo
+contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che
+tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate*
+
+Ritornando alla domanda, che cos'è evidente dalle recenti osservazioni
+dell'universo?
+
+Sappiamo che vi è stato il cosidetto Big Bang, modello cosmologico che
+ha il maggior numero di conferme, ma è stata un'esplosione
+incontrollata o controllata? Come credo tu ben sappia, la semplice
+esistenza di strutture organizzate come le galassie (infinitamente più
+complesse del "muro di mattoni") dà nettamente come risultato la
+seconda, quindi un'esplosione controllata la cui forza, se fosse stata
+appena più debole ci sarebbe stata la contrazione della materia,
+appena più forte e si sarebbe dispersa così velocemente che le
+galassie non sarebbero arrivate neppure a formarsi. In questo tipo di
+calcoli un'esplosione controllata avvenuta casualmente è talmente
+improbabile che è inutile persino parlarne (il famoso 10 con 123 zeri
+di Roger Penrose).
+
+Ora, è chiaro che decenni di studi da parte di eminenti astrofisici
+non possono essere ridotti alle mie poche e magari scarne righe, con
+le quali, ho preso in considerazione a livello superficiale la
+questione (ci sono tante altre "coincidenze") ma credo di poter dire
+che credere nel cieco caso come punto di partenza presuppone un fede
+molto più forte di quella necessaria per credere in Dio.
+
+Potrei continuare su questa tematica, ma non desidero affrontare tanti
+temi simultaneamente: aspetterò le tue considerazioni, nel frattempo
+ti chiederei di indicarmi l'indirizzo del sito dove pubblicherai la
+nostra piacevole conversazione. Se vuoi, nelle prossime, potremo
+continuare sul tema accennato, cioè se vi sono intelligenza e
+intenzionalità nell'universo.
+
+Grazie, a presto, Pio
+
+------------
+
+| *From*: Gianni Ceccarelli
+| *To*: Pio Argentino
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Fri, 24 Jun 2011 14:22:43 +0100
+
+On 2011-06-17 Pio Argentino wrote:
+
+| > Salve Gianni, come va? Spero bene, oltretutto arriva la stagione
+| > calda con conseguenti vacanze (speriamo..) e un pò di riposo.
+
+Eh, mica tanto :) Si lavora anche ad Agosto.
+
+| > la strada che dovrebbe condurci ad una migliore comprensione del
+| > mondo che ci circonda
+
+Uhm. Qui mi sa che diamo due significati diversi a questa frase. Io,
+per "comprensione del mondo", intendo una descrizione precisa dei
+fenomeni, capace di fornire predizioni accurate. Di solito queste
+descrizioni sono espresse in linguaggio matematico, e permettono di
+predire, ad esempio, che un aereoplano costruito in un certo modo
+volerà, o che un malato curato in un certo modo guarirà.
+
+| > Tornando ai meccanismi fondamentali: a mio parere è proprio
+| > l'esistenza di tali meccanismi che dovrebbe farci riflettere, ovvero,
+| > se ci sono dei "meccanismi" c'è sicuramente un "meccanico"
+
+No, seriamente? Mi aspettavo qualcosa di più originale! La tua
+affermazione è purtroppo dimostrabilmente falsa.
+
+Circuiti elettronici prodotti tramite mutazione casuale e selezione:
+http://www.cogs.susx.ac.uk/users/adrianth/ade.html alcuni funzionano
+in modi che nessuno sapeva prevedere, e se si toglie un pezzo (anche
+uno apparentemente inutile) non funzionano più.
+
+(centinaia di altri esempi:
+http://www.talkorigins.org/faqs/genalg/genalg.html )
+
+Ora mi dirai: ma c'erano delle persone a selezionare, o almeno c'erano
+programmi scritti da persone! Vero, ma abbastanza irrilevante: la
+funzione di selezione non contiene nessuna informazione su come
+costruire il risultato.
+
+Ad esempio, per evolvere uno dei circuiti menzionati ai link
+precedenti, la funzione di selezione era qualcosa del tipo «quanto
+meglio un circuito distingue la frequenza del segnale in ingresso,
+tanti più circuiti da esso derivati saranno presenti nella generazione
+successiva» (l'obiettivo era di produrre un circuito capace di
+distinguere tra due frequenze).
+
+Equivalentemente, dato un sistema di aminoacidi capaci di copiarsi
+*con errori* (RNA, DNA, forse alcune proteine), e la funzione di
+selezione «quanto più copie di sé un esemplare riesce a produrre,
+tante più ce ne saranno per la prossima generazione», si ottiene la
+vita come la conosciamo noi. Che questo sia quanto è successo è
+abbastanza sicuro, visto che possiamo misurare la "distanza" tra tutte
+le specie viventi (animali, piante, batteri), e vedere come una gran
+quantità delle informazioni genetiche sono identiche; possiamo anche
+vedere come le mutazioni (e gli altri fenomeni che modificano le
+informazioni genetiche) si sono accumulate nel tempo.
+
+Come facciamo a sapere che (ad esempio) il DNA codifica (ad esempio)
+un animale? Semplice: se cambiamo un pezzo del DNA, l'animale
+risultate è diverso!
+
+| > e ciò che noi siamo obbligati a pensare, anche quando vediamo un
+| > semplice muro di mattoni, è che è stato costruito da qualcuno.
+
+Sì, ma solo perché non esiste nessun meccanismo noto (o, al momento,
+neppure immaginabile) per cui un muro di mattoni possa essere
+costruito da qualcosa che non sia un animale. (Nota bene: o decidiamo
+che i castori, le vespe, etc etc, sono intelligenti, oppure ammettiamo
+che l'intelligenza non è necessaria per costruire strutture
+complesse.)
+
+Invece, sappiamo benissimo che un essere vivente può produrne altri,
+*senza alcuna intenzionalità* (altrimenti bisogna assumere che anche i
+batteri hanno intenzione): quando vedo un cane, non penso che qualcuno
+si è messo lì e ha costruito un cane.
+
+| > Su questo punto, semplice ma credo fondamentale, spero non ci sia
+| > bisogno di particolari valutazioni o argomentazioni, a meno che non
+| > si voglia (e questo nel mondo scientifico accade purtroppo)
+| > rifiutare a priori una certa idea, ma credo che nel tuo caso questo
+| > non valga.
+
+Oh no, non la rifiuto "a priori". La rifiuto a posteriori, dopo aver
+osservato il mondo, e aver eseguito esperimenti e misurazioni.
+
+| > Ora il punto di cui voglio parlarti è questo: nell'universo esistono
+| > o no intelligenza e intenzionalità?
+
+Mi piacerebbe avere delle definizioni precise di questi termini…
+usando le definizioni fumose usate comunemente, devo rispondere: sì,
+e noi due ne siamo esempi. D'altra parte, non vedo nessun motivo per
+cui *debbano* esistere. L'universo ha funzionato per miliardi di anni
+senza persone (o altri forme di vita note).
+
+| > Osservando tutto quello che ci circonda possiamo constatare che
+| > esiste una grande intelligenza nella concezione delle cose
+
+Non sequitur (di nuovo). Possiamo constatare che esiste una certa
+*complessità*, ma l'intelligenza non è necessaria.
+
+Anzi, in molti casi verrebbe da pensare che, se esiste un creatore /
+modellatore / progettista, sia piuttosto maldestro e distratto: lo sai
+che l'occhio umano (e di molti altri animali) è montato alla rovescia?
+Hai mai sentito parlare del "punto cieco"? È un difetto della
+struttura di una certa versione dell'occhio (quella presente negli
+umani e in altri animali) per cui il nervo ottico, invece di uscire da
+"dietro" le cellule sensoriali della retina, esce *davanti*, per cui
+la retina ha un buco per farlo passare verso il cervello (vedi la
+figura
+https://secure.wikimedia.org/wikipedia/en/wiki/Blind_spot_%28vision%29
+). Altre versioni dell'occhio sono fatte meglio, e non hanno questi
+problemi. O il creatore ha uno strano senso dell'umorismo, o
+preferisce i polpi (che hanno l'occhio fatto giusto).
+
+| > Una metafora, permettimi, usata da Einstein
+
+Aridaglie con Einstein. Che c'entra??
+
+| > Sappiamo che vi è stato il cosidetto Big Bang, modello cosmologico
+| > che ha il maggior numero di conferme, ma è stata un'esplosione
+| > incontrollata o controllata? Come credo tu ben sappia, la semplice
+| > esistenza di strutture organizzate come le galassie (infinitamente
+| > più complesse del "muro di mattoni") dà nettamente come risultato la
+| > seconda
+
+Non sequitur. Mai sentito parlare di "principio antropico"? Versione
+breve (e approssimativa): noi vediamo l'universo così com'è, perché:
+
+1) se fosse molto diverso, non potrebbe produrre forme di vita, e noi
+ non saremmo qua a vederlo
+2) se fosse poco diverso, ci staremmo chiedendo perché lo vediamo in
+ quel modo
+
+| > quindi un'esplosione controllata la cui forza, se fosse stata appena
+| > più debole ci sarebbe stata la contrazione della materia, appena più
+| > forte e si sarebbe dispersa così velocemente che le galassie non
+| > sarebbero arrivate neppure a formarsi.
+
+Uhm. Sei indietro di mezzo secolo almeno. Il Big Bang non è un
+esplosione, il termine "forza" è ben poco appropriato. Le misurazioni
+effettuate negli ultimi 50-60 anni hanno dimostrato come la struttura
+stessa dell'universo (lo "spazio", se vuoi) si dilati. La velocità
+apparente delle galassie non è data da una spinta iniziale, ma dal
+"gonfiarsi" dello spazio. Inoltre, vedi sopra per il principio
+antropico.
+
+| > In questo tipo di calcoli un'esplosione controllata avvenuta
+| > _casualmente_ è talmente improbabile che è inutile persino parlarne
+| > (il famoso 10 con 123 zeri di Roger Penrose).
+
+No, ancora con questi discorsi? La probabilità che io vinca la
+lotteria è infinitesima, ma la probabilità che *qualcuno* vinca la
+lotteria è 1 (o 100%, come ti torna meglio scriverlo). La probabilità
+di avere un poker d'assi servito è trascurabile, ma quando me lo trovo
+in mano (e prima o poi succede, se nessuno sta barando), la
+probabilità a posteriori è 1.
+
+L'universo c'è. Quindi la probabilità che l'universo ci sia è 1.
+
+| > credere nel cieco caso come punto di partenza presuppone un fede
+| > molto più forte di quella necessaria per credere in Dio.
+
+Eh, no.
+
+Nel caso della vita, il caso fornisce le "idee nuove", e l'ambiente
+elimina (senza alcun bisogno di intenzione) quelle che non
+funzionano. Sperimentato, misurato, riprodotto in laboratorio:
+funziona, e spiega sostanzialmente tutta la varietà di forme viventi
+che vediamo, oltre a fare previsioni precise sulle mutazione future
+(studiati un po' il fenomeno dei batteri patogeni resistenti agli
+antibiotici).
+
+Nel caso della struttura del cosmo, è una conseguenza abbastanza
+diretta delle costanti fondamentali, e per "spiegare" quei valori, il
+principio antropico basta e avanza.
+
+| > ti chiederei di indicarmi l'indirizzo del sito dove pubblicherai la
+| > nostra piacevole conversazione.
+
+http://www.thenautilus.net/ probabilmente in una nuova sezione
+"religione" o simile.
+
+| > Se vuoi, nelle prossime, potremo continuare sul tema accennato, cioè
+| > se vi sono intelligenza e intenzionalità nell'universo.
+
+Perché no? Magari partendo da cosa pensi di quel che ho scritto qua
+sopra.
+
+Aggiungo un'ultima nota: nulla di quel che sappiamo vieta che
+l'universo sia stato creato.
+
+Ma, a parte essere un'idea abbastanza bislacca che non aiuta affatto a
+spiegare come l'universo funzioni, né a fare previsioni utili, questo
+creatore non sarebbe il Dio che la maggior parte delle religioni
+descrive. Mi spiego meglio.
+
+Non sono stati mai descritti e misurati fenomeni che siano spiegabili
+soltanto tramite una modifica locale delle leggi fisiche; per cui, io
+vedo solo queste alternative:
+
+- non c'è un Dio che interferisce con il funzionamento dell'universo
+ (magari c'è e guarda soltanto?)
+
+- le interferenze sono indistinguibili dal normale funzionamento
+ (non gran che, come divinità)
+
+- le interferenze avvengono solo quando nessuno sta guardando (??)
+
+È ovviamente facile mi stia sfuggendo qualche alternativa. Inoltre,
+potrei non essere a conoscenza di qualche fenomeno "miracoloso"
+misurato per bene.
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