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authordakkar <dakkar@thenautilus.net>2011-09-14 21:50:12 +0100
committerdakkar <dakkar@thenautilus.net>2011-09-14 21:50:12 +0100
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nuovi messaggi col testimone di jeova
-rw-r--r--src/mail/jehovah/document.it.rest.txt351
1 files changed, 349 insertions, 2 deletions
diff --git a/src/mail/jehovah/document.it.rest.txt b/src/mail/jehovah/document.it.rest.txt
index 0d26879..ce97fb8 100644
--- a/src/mail/jehovah/document.it.rest.txt
+++ b/src/mail/jehovah/document.it.rest.txt
@@ -17,11 +17,11 @@ Ma tre settimane fa ho ricevuto un messaggio a proposito della
`recensione di un libro dei Testimoni di Geova
</books/jehovah1/>`_. Siccome la conversazione che ne è seguita (non è
ancora finita) mi è sembrata interessante, pubblico qua i messaggi, in
-ordine strettamente cronologico, senza modifiche [1]_ o
+ordine strettamente cronologico, senza modifiche [#]_ o
commenti. Chiaramente (come si può leggere qua sotto) ho chiesto
esplicito permesso alla pubblicazione.
-.. [1] d'accordo, due modifiche:
+.. [#] d'accordo, due modifiche:
1) ho tolto l'indirizzo e-mail del mio interlocutore, non tutti
gradiscono avere il proprio indirizzo facilmente visibile
@@ -489,3 +489,350 @@ vedo solo queste alternative:
È ovviamente facile mi stia sfuggendo qualche alternativa. Inoltre,
potrei non essere a conoscenza di qualche fenomeno "miracoloso"
misurato per bene.
+
+------------
+
+| *From*: Pio Argentino
+| *To*: Gianni Ceccarelli
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Wed, 17 Aug 2011 15:35:17 +0200
+
+Salve Gianni, con molto piacere torno alla nostra conversazione,
+manifestandoti anzitutto il mio apprezzamento per la profondità di
+alcune tue annotazioni nonchè per l'evidente tua passione per questo
+tipo di argomenti. Naturalmente specifico che non sono in grado di
+entrare nel merito di tutti i temi da te proposti, tipo quello dei
+circuiti elettronici, ma per quello che mi compete cercherò di
+trasmetterti il motivo per cui credo in Dio ritenendo questa l'unica
+scelta di pensiero possibile.
+
+Parto dal discorso dell'occhio del polipo, inserendo un articolo che
+tratta l'argomento e che dà una spiegazione esauriente:
+
+ All'interno dell occhio umano c'è la retina, una membrana costituita
+ da circa 120 milioni di cellule chiamate fotorecettori che assorbono
+ le radiazioni luminose e le convertono in impulsi nervosi, il
+ cervello interpreta questi impulsi come immagini.
+
+ Gli evoluzionisti sostengono che il modo in cui la retina e
+ posizionata nell'occhio dei vertebrati, organismi dotati di colonna
+ vertebrale, dimostra che l'occhio non ha avuto un progettista.
+
+ Riflettete, la retina dei vertebrati é inversa poichè i
+ fotorecettori sono posti nella sua parte posteriore, per
+ raggiungerli la luce deve passare attraverso diversi strati di
+ cellule.
+
+ Secondo il biologo evoluzionista Kenneth Miller a causa di questa
+ posizione la luce si disperde e la nostra visione risulta meno
+ nitida di quanto potrebbe essere.
+
+ Pertanto gli evoluzionisti affermano che la retina inversa sia la
+ prova di un progetto scadente anzi, della mancanza di un progetto.
+
+ Un ricercatore ha persino definito questo orientamento capovolto
+ assurdo dal punto di vista funzionale, tuttavia ricerche piu
+ approfondite rivelano che i fotorecettori della retina inversa si
+ trovano nella posizione ideale e cioè accanto all'epitelio
+ pigmentato uno strato di cellule che provvede l'ossigeno e le
+ sostanze nutritive importanti per una buona vista.
+
+ Se il tessuto epiteliale pigmentato si trovasse nella parte
+ anteriore della retina, la vista ne risulterebbe seriamente
+ compromessa, hanno scritto il biologo Jerry Bergman e l'oftalmologo
+ Joseph Calkins.
+
+ La retina inversa presenta particolari vantaggi per i vertebrati con
+ gli occhi piccoli, il prof Ronald Kroger dell'universita di Lund in
+ Svezia, ha affermato: "tra il cristallino e i fotorecettori deve
+ esserci una certa distanza per ottenere un immagine nitida, il fatto
+ che quest'area sia ricca di cellule nervose costituisce per i
+ vertebrati un importante risparmio di spazio, inoltre dato che le
+ cellule nervose della retina sono strettamente connesse le une con
+ le altre e si trovano vicino ai fotorecettori l'elaborazione delle
+ informazioni visive avviene in modo veloce e affidabile.
+
+
+Oltre a quanto detto dall'articolo, altri studi hanno dimostrato che
+il cervello, nonostante riceva le immagini capovolte , riesce poi a
+"girarle" nel verso giusto:
+
+ Le immagini colpiscono la retina capovolte, proprio come avviene
+ nella pellicola di una macchina fotografica. “Perché il mondo non ci
+ appare a rovescio?”, chiede il dott. Short. “Perché”, spiega, “il
+ cervello ha sviluppato la capacità di invertire le impressioni”.
+
+ Sono stati costruiti occhiali speciali per capovolgere le
+ immagini. Negli esperimenti scientifici, chi portava questi occhiali
+ vedeva tutto capovolto. Poi, dopo qualche giorno, accadeva qualcosa
+ di sorprendente. Cominciava a vedere normalmente! “Il miracoloso
+ lavoro di équipe dell’occhio e del cervello si vede in vari modi”,
+ commenta The Body Book.
+
+Detto questo, credo che il tuo commento sull'eventuale "distrazione del Creatore" sia da rivedere.....
+
+Un altra tua argomentazione riguarda il principio antropico, nello
+specifico scrivi.....
+
+| > Non sequitur. Mai sentito parlare di "principio antropico"?
+| > Versione breve (e approssimativa): noi vediamo l'universo così
+| > com'è, perché:
+| >
+| > 1) se fosse molto diverso, non potrebbe produrre forme di vita, e
+| > noi non saremmo qua a vederlo
+| > 2) se fosse poco diverso, ci staremmo chiedendo perché lo vediamo
+| > in quel modo
+
+Ebbene sì, conosco anch'io il principio antropico, ma senz'altro non
+la versione che tu proponi abbastanza personalizzata e modificata, in
+realtà bisognerebbe fondere le due dichiarazioni e dire che, se
+l'universo fosse un poco diverso non esisteremmo....: difatti ho avuto
+modo di cercare qualchè citazione in rete, ma nessuno di coloro che
+hanno enunciato tale concetto lo ha mai fatto nel modo che tu proponi,
+vuoi che citiamo Carter, vuoi che prendiamo in considerazione Barrow e
+Tipler; prova a valutare questo articolo da Wikipedia... [#]_
+
+ Lo scienziato americano B. Carter nel suo «Confronto di teorie
+ cosmologiche con le osservazioni», formula il principio antropico
+ nel seguente modo: «Dal punto di vista logico, sono possibili
+ infiniti universi, ma se imponiamo la condizione che nel nostro
+ universo ci sia non solo la vita, ma anche l’uomo in grado di
+ osservarlo e di comprenderlo, il loro numero si riduce
+ drasticamente. La presenza dell’uomo, inoltre, consente di fornire
+ una semplice spiegazione di molte caratteristiche dell’universo,
+ altrimenti incomprensibili, come il valore di certe costanti fisiche
+ e le loro curiose relazioni numeriche. Se, ad esempio, consideriamo
+ le condizioni che permettono l’emergenza della vita, ci accorgiamo
+ che tutte, concorrono a configurare una situazione alquanto
+ singolare: sono necessarie, infatti, temperature e pressioni
+ particolari per sintetizzare molecole organiche, come pure la
+ presenza di elementi come il carbonio, l’ossigeno e i metalli. Le
+ teorie astrofisiche riguardanti l’evoluzione stellare e l’origine
+ del sistema solare ci assicurano che la realizzazione di tali
+ condizioni è abbastanza probabile quando una stella si trova in uno
+ stadio particolare della sua vita (con termine tecnico detto
+ "sequenza principale") esattamente come il nostro sole». Tutto ciò
+ condiziona fortemente il periodo dell’evoluzione di una galassia che
+ sia in grado di ospitare la vita: non può essere troppo breve né
+ troppo lungo, non può scendere sotto i cinque miliardi di anni,
+ perchè conterrebbe così stelle prive di elementi pesanti, neppure
+ superare i venti venticinque miliardi di anni, perchè in tal caso le
+ stelle sarebbero in gran parte spente. Appare quindi decisiva
+ l’esistenza di un "osservatore", per rendere ragione dell’universo
+ così com’è: se deve offrire possibilità di vita, non può che essere
+ così: “Perchè l’universo è così grande? Perchè noi siamo qui!!!”
+ afferma R. H. Diche che insieme a Carter ha introdotto negli anni
+ sessanta il principio antropico.
+
+ La cosmologia è giunta ad enunciare il soprammenzionato principio
+ nel seguente modo: “Cogito, ergo mundus talis est” (B. Carter). E
+ infatti le costanti della natura sono state scelte con grandissima
+ precisione in maniera tale che l’evoluzione cosmica è giunta ai
+ viventi e quindi all’autocoscienza. Basta modificare anche solo un
+ pò il valore delle costanti universali della natura perchè
+ l’universo non possa più dare luogo alla vita. Per esempio se la
+ forza di gravità fosse stata leggermente superiore a quella che è,
+ l’universo sarebbe collassato entro breve tempo. Se fosse stata più
+ debole si sarebbe avuta l’espansione cosmica senza l’espansione
+ della materia in galassie e stelle. C’è quindi un disegno ben
+ preciso, e questo disegno parla a favore dell’esistenza di Dio.
+
+
+Quindi Gianni il punto qual'è? L'universo è così perchè non esiste
+un'altra situazione possibile per la vita umana, è così perchè Dio lo
+ha parametrato con estrema precisione e intelligenza: se fosse
+(ripeto) "appena" diverso e non "molto diverso", non saremmo qui ad
+osservarlo.
+
+In questo modo credo di averti dato sufficienti valori da misurare (le
+costanti universali) e quel fenomeno miracoloso chiamato "vita" il
+quale, forse proprio perchè è onnipresente, non attira la nostra
+attenzione: la domanda è, caro Gianni, se abbiamo l'umiltà necessaria
+per accettare quello che, in definitiva, è ovvio....
+
+Un caro saluto, Pio
+
+.. [#] NOTA MIA: non so da dove venga quella citazione, sembra venire
+ solo in minima parte da `l'articolo sul Principio Antropico
+ <http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_antropico>`_
+
+------------
+
+| *From*: Gianni Ceccarelli
+| *To*: Pio Argentino
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Mon, 12 Sep 2011 20:16:33 +0100
+
+Arieccomi, dopo un paio di conferenze…
+
+Mi sa che se continuiamo a discutere di evoluzione e anatomia
+comparata, non approdiamo a nulla: la maggior parte degli argomenti
+che proponi sono stati smontati più e più volte da gente molto più in
+gamba di me, quindi invece che continuare a tradurre e riassumere, ti
+punto direttamente a http://www.talkorigins.org/ e a un paio di libri:
+
+- http://www.amazon.co.uk/dp/055277524X "The Greatest Show on Earth",
+ Richard Dawkins
+- http://www.amazon.co.uk/dp/0199230854 "Why Evolution is True", Jerry
+ Coyne
+
+ ---------
+
+Ora, siccome son curioso, mi piacerebbe rispondessi a qualche domanda,
+giusto per aiutarmi a capire in cosa consistano davvero le tue
+convinzioni.
+
+* Da quel che scrivi, deduco che ritieni che le specie cambino nel
+ tempo (altrimenti non citeresti "biologi evoluzionisti") e che tu
+ sostenga l'ipotesi del "progetto intelligente", ovvero che questi
+ cambiamenti non siano dovuti a mutazioni casuali e selezione
+ naturale, ma a intervento divino diretto. Ho capito giusto?
+
+* Ammettiamo, per amor di discussione, che tutti gli universi siano
+ creati da un qualche creatore. Avendo davanti due universi, uno in
+ cui il creatore ha continuato ad aver cura di quel che succede, e un
+ altro in cui invece ha lasciato andare avanti tutto senza toccare
+ nulla, come si distinguono i due universi? Più complicato: essendo
+ dentro uno dei due, è possibile sapere in quale si è?
+
+* Che cos'è un essere umano? Cos'è che distingue gli umani da altre
+ forme di vita?
+
+ ---------
+
+Sul principio antropico e sulle costanti fondamentali: la divisione
+che ho fatto tra "universo poco diverso" e "universo molto diverso" è
+dovuta al fatto che non mi ritengo impossibile che, mutando qualcuna
+delle costanti fondamentali, o qualcuno degli eventi casuali
+all'inizio dell'universo, ci possa ottenere un universo con forme di
+vita senzienti. Certo, se vuoi un universo indistinguibile dal nostro,
+è quasi ovvio che ti servono costanti e condizioni iniziali identiche
+a quelle che ha avuto il nostro universo. Non ne so abbastanza per
+limitare "tutte le possibili forme di vita senzienti" a "gli esseri
+umani come li conosciamo noi".
+
+---------
+
+| *From*: Pio Argentino
+| *To*: Gianni Ceccarelli
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Wed, 14 Sep 2011 17:07:02 +0200
+
+Salve Gianni, vengo a risponderti.
+
+In merito agli argomenti da me proposti e che sono stati smontati più
+volte da eminenti scienziati, non ho capito bene a quali tu ti riferisca
+e non credo siano le ultime questioni, cioè la comparazione tra l'occhio
+del polpo e quello umano e il principio antropico: in tutti i modi di
+credo tu sia d'accordo con me che vi sono scienziati che credono nel
+Creatore come vi sono scienziati che non ci credono.
+
+Detto questo, credo anch'io sia opportuno andare al nocciolo della
+questione cercando di circoscrivere il discorso, diversamente non
+basterebbe tutta la vita per questo tipo di analisi, la maggioranza
+delle quali, oltretutto, prevede delle competenze specifiche: vorrei
+essere sicuro, comunque, su quale sia il "nocciolo" di cui sopra.
+
+Mi citi due scienziati atei, dichiaratamente in opposizione al
+"creazionismo".... devo quindi dedurne che anche tu sei ateo.... eppure,
+in una mail precedente non escludi la possibilità che l'universo sia
+stato creato: per questo ti chiedo di definire con esattezza la tua
+posizione come io ho definito la mia (assolutamente credo nel Creatore
+di ogni cosa, fautore dell'inizio della vita e della trasformazione
+della Sua smisurata energia nella materia di cui è composto l'universo).
+
+Attendo quindi tue alle quali risponderò con piacere.
+
+Saluti, Pio
+
+---------
+
+| *From*: Gianni Ceccarelli
+| *To*: Pio Argentino
+| *Subject*: Re: Esiste un Creatore che si interessa di noi?
+| *Date*: Wed, 14 Sep 2011 21:33:45 +0100
+
+On 2011-09-14 Pio Argentino wrote:
+
+| > In merito agli argomenti da me proposti e che sono stati smontati
+| > più volte da eminenti scienziati, non ho capito bene a quali tu ti
+| > riferisca e non credo siano le ultime questioni, cioè la
+| > comparazione tra l'occhio del polpo e quello umano e il principio
+| > antropico: in tutti i modi di credo tu sia d'accordo con me che vi
+| > sono scienziati che credono nel Creatore come vi sono scienziati
+| > che non ci credono.
+
+Mi riferisco all'evoluzione delle specie per mutazioni casuali e
+selezione naturale. Mi riferisco all'universo descrivibile in modo
+comprensibile, senza casi speciali.
+
+Se uno scienziato crede in una divinità (comunque essa sia definita)
+ma continua a fare il suo lavoro (ovvero, produrre teorie e
+confermarle e smentirle tramite esperimenti ripetibili), le sue
+credenze sono soltanto sue, e mi interessano poco.
+
+Se però le sue credenze (religiose o altro) interferiscono col suo
+lavoro (facendogli ignorare alcuni risultati sperimentali, o
+facendogli ritoccare i dati in modo da avvalorare ipotesi altrimenti
+non sostenibili), va denunciato come incapace (o truffatore).
+
+| > Mi citi due scienziati atei, dichiaratamente in opposizione al
+| > "creazionismo"....devo quindi dedurne che anche tu sei ateo....
+
+L'inferenza non è così stretta, in linea di principio. Ma sì, mi
+descrivo come ateo.
+
+| > eppure, in una mail precedente non escludi la possibilità che
+| > l'universo sia stato creato
+
+Non posso escluderla, come non posso escludere la possibilità che
+l'acqua cada verso l'alto: in entrambi i casi, ritengo che la
+probabilità che ciò accada sia non nulla, ma talmente piccola da
+essere trascurabile. Uhm. Va bene, c'è una differenza tra i due esempi
+(creazione e "cadere all'insù"): posso descrivere esattamente come e
+perché l'acqua possa salire invece di scendere (è una conseguenza del
+secondo principio della termodinamica), e calcolarne la
+probabilità. Non posso fare lo stesso per la creazione, perché non so
+neppure se possa fare una qualche differenza all'interno
+dell'universo; e non posso misurare all'esterno di esso.
+
+Se una divinità o qualcosa del genere *intervenisse attivamente*
+all'interno dell'universo, potremmo misurarla e descriverla. Nessuno è
+riuscito a farlo: ci sono pochi universi in cui ciò è possibile:
+
+- il creatore non esiste
+- il creatore non interviene
+- il creatore interviene a volte, ma mai mentre stiamo cercando di
+ vederlo (è timido?)
+- il creatore interviene, ma non dove riusciamo a misurare (magari su
+ pianeti distanti)
+
+| > per questo ti chiedo di definire con esattezza la tua posizione
+| > come io ho definito la mia (assolutamente credo nel Creatore di
+| > ogni cosa, fautore dell'inizio della vita e della trasformazione
+| > della Sua smisurata energia nella materia di cui è composto
+| > l'universo).
+
+Ti sei scordato "il creatore che ci guarda e ci aiuta, tranne quando
+glielo chiediamo o cerchiamo di dimostrare che esiste".
+
+Se domani qualcuno produce una definizione chiara, non ambigua
+(ovvero, matematica) e *falsificabile* di questo creatore, e pubblica
+i protocolli e i risultati di un esperimento, misurabile e ripetibile,
+che dimostra l'esistenza dell'entità così definita, entro margini di
+probabilità ragionevoli, e nessuno produce un esperimento che la
+falsifica entro un mese, allora mi convincerò che quel creatore
+esiste.
+
+Questo è il punto fondamentale della scienza: la teoria (leggasi:
+descrizione) del mondo cambia ogni volta che si ottengono nuovi dati
+che le vecchie teorie non sono in grado di spiegare; e ogni teoria è
+temporanea, e ogni esperimento è mirato a falsificare le teorie, più
+che a confermarle.
+
+Io ho definito la mia posizione, e ho spiegato cosa serve per
+cambiarla.
+
+È possibile dimostrare sbagliata una posizione di fede? Se sì, son
+tutto orecchi. Se no, non ha alcun valore nel descrivere l'universo: è
+una storiella per bambini.