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authordakkar <dakkar@luxion>2007-09-07 18:05:04 +0000
committerdakkar <dakkar@luxion>2007-09-07 18:05:04 +0000
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-rw-r--r--Metromeccanica-1.rest.txt122
1 files changed, 113 insertions, 9 deletions
diff --git a/Metromeccanica-1.rest.txt b/Metromeccanica-1.rest.txt
index 4fb2952..7e0f084 100644
--- a/Metromeccanica-1.rest.txt
+++ b/Metromeccanica-1.rest.txt
@@ -200,7 +200,7 @@ Valgono le solite premesse.
Ho detto tendere, non pretendo un "moto perpetuo" (però...).
-— Tutti tendono a ridurre gli attriti — sogghignerà qualche distratto.
+- Tutti tendono a ridurre gli attriti - sogghignerà qualche distratto.
Allora spiegatemi che cosa ci stanno a fare, nel 1991, quei ridicoli
freni che equipaggiano le nostre vetture.
@@ -226,8 +226,8 @@ La metromeccanica suggerisce che un "freno" sia, nella sua condizione
ottimale, frenato. Quindi, dovendo progettare un freno metromeccanico
(già fatto), è sufficiente rovesciare come al solito il problema: si
crea un asse che non si possa muovere (se non trascinandosi dietro
-tutta la carrozzeria, il telaio e il motore — e il solito ignare
-passeggero —) e gli si concede di muoversi come condizione
+tutta la carrozzeria, il telaio e il motore - e il solito ignare
+passeggero -) e gli si concede di muoversi come condizione
eccezionale. All'atto della frenata, senza nessun attrito, gli si
inibisce questa possibilità.
@@ -292,16 +292,18 @@ Risposta: Con due, con due, come "Sommo" (grazie), come "Immaginifico"
CAMBIO AUTOMATICO A VARIAZIONE CONTINUA DI RAPPORTO
---------------------------------------------------
+.. _`disegno riportato nella pagina a fianco`:
+
.. image:: vol1/cambio.png
All'inizio, è questa la sua prima invenzione, l'autore non sapeva
ancora di essere incorso in una realizzazione metromeccanica; per cui
-nel brevetto relativo (che verrà inviato in copia — come pure i
-successivi — a chiunque ne faccia richiesta) non si fa uso del termine
+nel brevetto relativo (che verrà inviato in copia - come pure i
+successivi - a chiunque ne faccia richiesta) non si fa uso del termine
metromeccanico. Per brevità non si riporterà l'intero testo del
brevetto: i lettore, sapientemente selezionati, sapranno capire il
funzionamento anche con poche, semplici parole (o addirittura con il
-solo disegno riportato nella pagina a fianco).
+solo `disegno riportato nella pagina a fianco`_).
Il problema era: come realizzare un cambio che non avesse rapporti
fissi, frizione, ingranaggi più o meno in collisione continua etc.?
@@ -312,7 +314,7 @@ per consentire il moto differenziato all'altro (diretto alle ruote).
Pur non avendo letto il manuale di Metromeccanica, l'autore si rifiutò
subito di usare un attrito anche se per una "giusta causa".
-"E se il freno si potesse riconvertire in qualche modo in spinta?" —
+"E se il freno si potesse riconvertire in qualche modo in spinta?" -
si chiese.
La risposta è nella pagina accanto: gli ingranaggi di sinistra (C)
@@ -676,7 +678,7 @@ Per carità non confondete l'innato spirito umoristico dell'autore con
arroganza. (So con quante "r" si scrive ...)
FRENO METROMECCANICO
-====================
+--------------------
.. _`disegno della pagina a fianco`:
@@ -717,7 +719,7 @@ a quello del gemello "R".
Premesso che la vite senza fine "T2" è solidale ad "R" e che la vite
senza fine "T1" è direttamente collegata a "R1" dal solito dispositivo
-a molle (dovrò trovargli un nome — parastrappi mi pare impreciso),
+a molle (dovrò trovargli un nome - parastrappi mi pare impreciso),
anche il moto di "T1" e "T2" risulterà perfettamente identico
permettendo agli ingranaggi "S" di ruotare liberamente. (Sul loro
asse, date che sono inglobati nella struttura portante della vettura).
@@ -760,3 +762,105 @@ sufficientemente sviluppati (e, soprattutto, sufficientemente
depositati).
E, soprattutto, preferisce non tediarvi oltre.
+
+CAPITOLO SESTO
+==============
+
+Metromeccanica: cosa, come e quando.
+------------------------------------
+
+Le risposte a questi 3 quesiti sono, nell'ordine, "semplice",
+"complessa" e "futuribile".
+
+Alla domanda: "Cosa si può fare di Metromeccanico?" rispondo: "TUTTO".
+
+Risposta semplice dato che tutta la meccanica attuale è, quanto meno,
+da rivedere.
+
+La mia passione per l'automobilismo mi porta a voler
+"metromeccanizzare" qualunque cosa riguardi l'auto. (A partire dal
+motore..., ma ne riparleremo).
+
+Però anche in tutti gli altri campi (insisto) c'è molto da fare, molto
+da semplificare, molto da ottimizzare e, soprattutto, molto da
+inventare.
+
+È un'illusione ritenere che sia stato inventato tutto o
+quasi. Illusione che, forse, avevano anche i cavernicoli osservando,
+giustamente soddisfatti, la loro prima clava.
+
+E per fare i passi successivi, che sicuramente faremo, serve una
+meccanica superiore, capace di risolvere problemi ben più complessi
+degli attuali.
+
+Pensate a quante Forze (sì, con la F maiuscola) vengono inutilmente
+sprecate o non sapientemente utilizzate (non è un ragionamento
+"ecologico", per carità).
+
+La Gravità, ad esempio: è proprio grave che la si debba combattere
+sempre ad armi così impari (vedi problemino N.A.S.A.). Capovolgendo
+metromeccanicamente il concetto, potrebbe spingerci verso l'alto.
+
+Ma davvero credete che ci vorranno sempre milioni di anni per
+raggiungere la stella più vicina? (alla preistorica velocità di 40
+mila Km. all'ora). O pensate di raggiungerla in quattro anni (o meno)
+usando il tipo di propulsione che usiamo ora?
+
+Domanda: Che tipo di catena meccanica serve per tenere la Luna legata
+alla terra?
+
+Risposta: non serve una catena.
+
+Anzi: una catena non serve proprio.
+
+Eppure da milioni di anni non si allontana dalla Terra (né, per
+fortuna, si avvicina).
+
+Non voglio interferire con Chi ha saputo creare una meccanica
+celeste - e non - (vi pare che gli atomi siano cosa da poco?) così
+sublime. Però qualche indicazione utile alla metromeccanica si può
+trarre anche dall'osservazione di ciò che ci circonda.
+
+Ricordiamoci che i mezzi possono mancarci (come succedeva qualche
+secolo fa ad un tale che inventava gran parte di ciò che si è
+realizzato in questo secolo) ma, se le idee sono geniali, presto o
+tardi li si trovano (i mezzi) e le congetture più incredibili possono
+diventare realtà.
+
+Spero che il riferimento alla meccanica celeste non vi disturbi e non
+l'interpretiate per quello che non vuole essere.
+
+È semplicemente una osservazione, molto razionale e disincantata.
+
+Proseguiamo, tanto siamo quasi alla fine.
+
+Alla domanda: "Come realizzare un meccanismo metromeccanico",
+rispondo: "Con fantasia, pazienza, nessun preconcetto (che un
+meccanismo già esista non giustifica che non debba essere cambiato -
+diceva un omonimo di mio nonno) e (perché no?) con le indicazioni
+contenute nei tre Principi già enunciati".
+
+Partire da zero, in particolare, può dimostrarsi particolarmente
+utile.
+
+Ed infine, a chi mi chiede: "Quando?" rispondo: "Per quel che ne so,
+di come vanno le cose, azzarderei una decina d'anni; il progresso non
+credo possa attendere di più".
+
+Quella che attualmente è da ritenersi la più umile di tutte le
+scienze, perché lontana anni luce dal progresso che ha caratterizzato
+le altre, deve presto o tardi riscattarsi, avendo in sé più "chances"
+di quanto si possa anche lontanamente sospettare ed alla fine uscire
+dal suo guscio (scusate questo mio cedimento, quasi poetico - ma siamo
+proprio alla fine) e rivelarsi, in tutto il suo splendore e la sua
+Forza: la "Sublime Metromeccanica".
+
+ F.S.
+
+.. contents:: Indice
+ :depth: 1
+ :backlinks: none
+
+Finito di stampare il 22.11.1991
+
+(data di scadenza 31.12.1999)