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authordakkar <dakkar@luxion>2007-09-05 18:11:52 +0000
committerdakkar <dakkar@luxion>2007-09-05 18:11:52 +0000
commit2ea927e3b3edbf87a0aa0d5f620499e1302618ad (patch)
tree6dc4f79e2f8ddae2fabb1a264221d255d07659f2
parentfine secondo "cambio" (diff)
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Scopinich-2ea927e3b3edbf87a0aa0d5f620499e1302618ad.zip
fine capitolo 5
git-svn-id: svn://luxion/repos/Scopinich@280 fcb26f47-9200-0410-b104-b98ab5b095f3
-rw-r--r--Metromeccanica-1.rest.txt89
1 files changed, 88 insertions, 1 deletions
diff --git a/Metromeccanica-1.rest.txt b/Metromeccanica-1.rest.txt
index 0afbe8e..4fb2952 100644
--- a/Metromeccanica-1.rest.txt
+++ b/Metromeccanica-1.rest.txt
@@ -380,6 +380,7 @@ CAMBIO AUTOMATICO METROMECCANICO M.T.
-------------------------------------
.. _`disegno 1`:
+.. _`Tavola 1`:
.. image:: vol1/cambio2.png
@@ -599,7 +600,7 @@ rapporto ridotto.
Interessanti infine le NOTE COSTRUTTIVE:
La schematizzazione degli organi meccanici del Cambio Automatico
-Metromeccanico, nei disegni della Tavola 1, serve unicamente a
+Metromeccanico, nei disegni della `Tavola 1`_, serve unicamente a
consentire una facile e rapida comprensione del meccanismo e del suo
funzionamento.
@@ -673,3 +674,89 @@ strada o magari a riscrivere questo volume.
Per carità non confondete l'innato spirito umoristico dell'autore con
arroganza. (So con quante "r" si scrive ...)
+
+FRENO METROMECCANICO
+====================
+
+.. _`disegno della pagina a fianco`:
+
+.. image:: vol1/freno.png
+
+I più attenti suggeriranno che somiglia, stranamente, al Cambio
+Automatico Metromeccanico: avete notato quanto una dinamo assomigli,
+stranamente, ad un motore elettrico? (Sono la stessa cosa,
+suggeriranno quelli che non si distraggono mai).
+
+Ebbene, senza volervi convertire all'Unicità della Verità, devo
+riconoscere che esistono dei punti fermi che restano immutabili nei
+secoli. Non che questo debba riguardare anche la metromeccanica,
+però...
+
+Comunque è da considerare che, provenendo dallo stesso autore, questo
+brevetto risente del suo modo di pensare nonché di disegnare.
+
+Veniamo ai fatti.
+
+Il problema è frenare l'asse "R" che, come risulta dal `disegno della
+pagina a fianco`_, attraversa verticalmente il freno metromeccanico.
+
+Così come stanno le cose è già frenato (come insegna il primo
+principio) perché se non si interviene (vedremo in qual modo) sulla
+corona epicicloidale "V" non potrà muoversi se non trasportandosi
+dietro tutta la massa scura ai lati (il telaio, la carrozzeria, etc.).
+
+I ruotismi epicicloidali, in questo progetto, sono due, sovrapposti e
+perfettamente identici. Hanno in comune (perché solidali) i satelliti
+epicicloidali "P"; unica differenza, consiste nella corona del primo
+"V" che è libera (vedremo quanto) mentre la gemella "V1" è fissa (al
+telaio o all'appoggio più sicuro nelle vicinanze).
+
+Se anche la corona "V" viene tenuta ferma, il moto di "R1", centrale
+del secondo ingranaggio epicicloidale, risulterà esattamente identico
+a quello del gemello "R".
+
+Premesso che la vite senza fine "T2" è solidale ad "R" e che la vite
+senza fine "T1" è direttamente collegata a "R1" dal solito dispositivo
+a molle (dovrò trovargli un nome — parastrappi mi pare impreciso),
+anche il moto di "T1" e "T2" risulterà perfettamente identico
+permettendo agli ingranaggi "S" di ruotare liberamente. (Sul loro
+asse, date che sono inglobati nella struttura portante della vettura).
+
+In questa condizione, e solo in questa, l'asse "R" è libero di
+ruotare. In qualunque altra no.
+
+Se ruotiamo, anche di un minimo, la corona "V" modificheremo
+istantaneamente la sincronia di "R1" rispetto a "R" e quindi inibiremo
+la rotazione degli ingranaggi "S".
+
+In effetti, questa rotazione di "V" interviene direttamente sulle
+molle che si trovano tra "R1" e "T1" (che effettivamente svolgono la
+funzione di parastrappi). Quindi il moto di "R" (che è solidale a
+"T2") non può più scaricarsi, tramite gli ingranaggi "S", su "T1" e il
+suo moto, assieme alla rotazione di "S", si frena.
+
+Senza attriti, ma solo con spinte tangenziali che i vari ingranaggi,
+debitamente dimensionati, sopporteranno senza fare una piega (ci
+mancherebbe).
+
+Secondo l'autore (è un dato "a spanne" che quindi va preso come tale)
+l'azione su "V" per frenare "R" richiede uno sforzo minimo (una spinta
+di pochi grammi, azzarderei), in effetti non è questa azione che frena
+"R", ma la caratteristica strutturale di questo freno metromeccanico
+(le varie spinte tangenziali di cui sopra).
+
+D'accordo (sento qualche borbottio), tenere sempre in movimento quegli
+ingranaggi genera qualche perdita; ma non si può dire che gli attriti
+delle pastiglie sui dischi, nei freni convenzionali, non ne creino e,
+tutto sommato, non vi pare che questo freno metromeccanico le compensi
+ampiamente, in termini di sicurezza, di efficacia, di robustezza
+ecc. ecc.?
+
+L'elencazione dei brevetti metromeccanici finisce qui.
+
+L'autore ne ha altri nel cassetto (vi sarà qualche accenno nel
+capitolo seguente) e sarà lieto di sottoporveli quando saranno
+sufficientemente sviluppati (e, soprattutto, sufficientemente
+depositati).
+
+E, soprattutto, preferisce non tediarvi oltre.